Francesco Italiani

010 Francesco Book 04.03.2004 ph.AB.JPG xxx
DOCENTE DI DANZA 

Nato a Pescara nel 1981 da oltre 10 anni ballerino teatrale e televisivo.

Ha avuto esperienze televisive con i coreografi più famosi, Steve La Chance e Monica Mangoni, Manolo Casalino, Gino Landi, Cristina Tamborra, Roberto Croce, Celia Southern.

Ha lavorato in ‘Gangs of New York’  regia Martin Scorzese.

Per il teatro ha lavorato come ballerino e performer in:

“Sette spose per Sette fratelli” coreografie Roberto Croce, regia Massimo Romeo Piparo

David P. dance company’ Basel-New York

Il mito del cielo’ coreografie Francesca Ferrari

E’ così che girò il mondo- Sal da Vinci’ coreografie Gino Landi

Frigoriferi, una storia vera’ in qualità di performer e assistente coreografo,coreografie Francesca Zaccherini

Ben Hur Live’ danzatore e cover nel ruolo di Messala coreografie Liam Steel

Buona Serata, signor Vianello’ coreografie Alessandro Foglietta

La Divina Commedia’ coreografie Manolo Casalino

Aggiungi un posto a tavola’  coreografie e regia Gino Landi

Inaguration day’ coreografie Stefano Bontempi, regia Gino Landi

Sette spose per sette fratelli’ nel ruolo di Caleb, coreografie Elena Ronchetti

Facciamo l’amore’,  coreografie  Stefano Bontempi,  regia Gianluca Guidi

Stasera  Goggi’,  coreografie  Stefano Bontempi,  regia Gianni Brezza

Arlecchino in cerca d’autore’,  regia e coreografie  Americo Di Francesco

Pane amore e fantasia’,  regia e coreografie   Franco  Miseria

Se stasera sono qui’,  coreografie Stefano Bontempi  regia Gianni  Brezza

Acquafan/Oltremare’,  coreografie e regia  Elena Ronchetti

Vacanze Romane’ ,  coreografie Gino Landi  regia Pietro Garinei

Danza Prospettiva’, coreografie  Vittorio Biagi

È molto meglio in 2’,   coreografie  Gino Landi  regia  Pietro Garinei

Grease’,  coreografie Franco Miseria   regia Saverio Marconi

Elements’,   regia e coreografie Americo Di Francesco

Jesus Christ Superstar’, coreografie Roberto Croce, regia Massimo Romeo Piparo

Sistina Story’, coreografie Roberto Croce, regia Massimo Romeo Piparo.

Ha realizzato coreografie per ‘La scatola dei sogni’, ‘Fireworks’ in collaborazione con Primo Colonnelli, ‘Violetta il musical’, ‘Sal Da Vinci’ concerto al teatro augusteo di Napoli, ‘Ricomincio da qui’ Gold TV

E’ stato coreografo e direttore artistico di ‘The Foolish Project’.

 

Chi siamo

logo C.A.M.I.

L’Associazione Culturale C.A.M.I. (Centro Artistico Musicale Italiano) è costituita secondo i termini di legge nel 1984, per volontà del Maestro Nello Segurini (fondatore dell’Orchestra ritmo-sinfonica RAI) e del Tenore Pietro Sardelli.

 Si specializza al fianco dell’Impresa Lirica Sardelli, accreditata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, realizzando tournèe in tutta Italia (Roma, Viterbo, Milano, Monza, Piacenza, Mantova, inoltre in Calabria e in Sicilia: Teatro Greco di Siracusa, partecipa con successo alla  “Ribalta d’Estate” di Rieti con spettacoli di teatro-danza e teatro – canzone, ecc.). Collabora con importanti istituzioni, (Accademia Nazionale di Danza, Università di Tor Vergata, Università della Sapienza ecc.) per  Eventi di natura Culturale, Sociale e di Solidarietà. Opera nel campo dello spettacolo dal vivo con programmi svolti in Italia e all’estero (Ungheria, Scozia, Germania, ecc.), Scambi Culturali Giovanili  . Dal 2003 al 2005, con il progetto  Opera Lab destinato alla scoperta di giovani talenti e al lancio della loro attività in ambito nazionale ed internazionale. Realizza spettacoli lirici, dando particolare rilievo alla rilettura dei libretti d’Opera. Nel territorio Regionale e Privinciale ha collaborato con Associazioni Culturali e Teatrali, quali Ass. Zagreus, Gabbiano, ecc.  al fine di realizzare Festival e Rassegne e di svolgere attività laboratoriale sui mestieri dello spettacolo per sensibilizzare neofiti e appassionati. Dal 2006 sviluppa Progetti Multidisciplinari e Programma attività culturali in prestigiosi palazzi storici ( Castello Colonna di Genazzano, Palazzo Doria Pamphilji di Valmontone, Castello Caetani di Sermoneta, ecc.). Con Il Progetto “Charlot un Eroe Contemporaneo” intreccia le tematiche della comunicazione visiva alla danza contemporanea producendo il Primo Musical Muto dedicato alla biografia di Chalie Chaplin. Con il Progetto Deadanza (Mito-Danza-Archeologia) e il Progetto Un Mare di Cultura, affianca all’esperienza maturata nei circuiti teatrali nazionali una particolare attenzione verso i siti di interesse storico, archeologico, paesaggistico, ambientale, rivalutandoli attraverso spettacoli tematici, producendo e distribuendo Eventi e concorrendo all’ inaugurazione di restauri e alla promozione turistica del Litorale della Regione Lazio (P.zza degli Eventi Civitavecchia, Porta del Sole e Tempio della Fortuna Primigenia di Palestrina, Scalo Mamozio dell’Arcipelago Pontino, Villa Guglielmi di Fiumicino, Forte San Gallo, di Nettuno, ecc.), dal 2009 è Partner del  Festival Internazionale dedicato al Fondatore del C.A.M.I. Rome Festival, dal 2010 Realizza il Festival Internazionale del Mito Città di Palestrina.

Dal 2011 al 2013 realizza gli Eventi culturali presso il Padiglione Istituzionale Pelogos  (Nuova Fiera di Roma) promuovendo il Prodotto Mare e aggiudicandosi, nel 2011, nell’ambito del Sea Heritage best Communication Campaign Award la menzione speciale sulla Comunicazione del Mare.

Nel 2012 realizza il primo progetto editoriale pubblicando il Diario “ La Voce Prima del Silenzio”  producendo l’omonimo spettacolo, (adattamento dalla Bohème di Puccini), presso il Teatro dei Leggieri di San Gimignano con il Patrocinio della Regione Toscana. Nel 2013 Produce lo Spettacolo  Odissea “ Il Mito dal Cielo” e lo spettacolo “Moliere Contro Tutte”.

Nel 2014, dopo 30 anni di attività, il C.A.M.I. aggiorna i suoi obiettivi e diventa Centro Artistico Multidisciplinare Internazionale, rinnovando le specificità dei propri obiettivi dedicandosi al Musical, a Progetti Editoriali e Multidisciplinari e tra le altre cose, alla rivalutazione dei siti di interesse storico, archeologico e paesaggistico continuando a concedere patrocinio, non dimenticando il valore della formazione di giovani talenti, per il Rome Festival (Festival internazionale per giovani cantanti) dedicato a Piero Sardelli e aprendo un distaccamento di sede presso S. Ambrogio in Roma.

Nello Segurini  http://it.wikipedia.org/wiki/Nello_Segurini

Piero Sardelli  http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Sardelli

Diego Giangrasso

Diego Giangrasso

Diego Giangrasso

DOCENTE DI TIP TAP

Nato a Palermo il 31 Ottobre 1981. Diplomato al Liceo Teatro Nuovo di Torino-indirizzo teatrale Diplomato alla BERNSTEIN SCHOOL OF MUSICAL THEATRE (BSMT) di Bologna.

Ha studiato canto con Shawna Farrell, Candace Smith,Marco Morbidelli, Claudio Fabro Recitazione con Mauro Simone, Michele Cosentini, Francesca Ballico, Barbara Corradini, danza Classica con Susanna Della Pietra, Paola Ottino;

Danza jazz e Modern con Marcello Fanni, Francesca Taverni, Gillian Bruce, Simona Santonastaso;

Tip Tap con Franco Panizzut

Teoria Musicale e Solfeggio con Andrea Ascari e Vincenzo Li Causi

Masterclass di canto con Nathan Martin (musical theatre)

Concerti con i BSMT Singers Corso professionale jazz-musical presso Teatro Nuovo Torino 2010-2011

ANNO SPETTACOLO RUOLO REGIA PRODUZIONE  
2014 RAG TIME Ensemble Gianni Marras con Gillian Bruce Teatro Comunale di Bologna & BSMT
2014 SWEENY TODD Anthony Shana Farrel e Mauro Simone Teatro Comunale di Bologna & BSMT
2014 NEXT TO NORMAL Henry Saverio Marconi Teatro Comunale di Bologna & BSMT
2013 THE WILD PARTY Gold Shana Farrel Teatro Comunale di Bologna & BSMT
2013 INTO THE WOODS Stewart Mauro Simone Teatro Comunale di Bologna & BSMT
2013 CITY OF ANGELS Buddy Shana Farrel  BSMT
2012 LES MISERABLES Ensemble Gianni Marras Teatro Comunale di Bologna & BSMT
2012 SPRING AWAKENING Hanschen cover Shana Farrel Teatro Comunale di Bologna & BSMT
2010 UN PRESIDE SPECIALE Alunno Enrico Fasella Torino Spettacoli
2010 GIULIETTA E ROMEO Tebaldo Enrico Fasella Torino Spettacoli
2009 I NUOVI TOMB RAIDER Attore Enrico Fasella Teatro Erba
2009 SETTIMO SIGILLO Attore Davide Gastaldo Teatro Erba
2008 SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE Puck Ettore Lalli Teatro Erba
2008 IL MAGO DI OZ Mastichino Franca Dorato Teatro Alfieri

David Marzi

DOCENTE DI RECITAZIONE 

Nato a Joao Pessoa (Brasile) nel 1985, attore, cantante, ballerino diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.         

– “Non Abbiate Paura il Musical!” di Don Luigi Spedicato,  Regia di Andrea Palotto e Gianluca Ferrato

– “M’atti d’Amore” regia di Daniele Coscarella.“Excalibur” . Regia Clorinda Arezzi

Spring Awakening” di Frank Wedekind, musiche di Duncan Sheik, libretto di Steven Sater, regia Emanuele Gamba

–  “Crimini tra Amici”  regia di Massimiliano Vado

– “La Famosa invasione degli orsi in Sicilia” di Dino Buzzati, regia di Marco Baliani, musiche di Marco Betta.     Auditorium Parco della Musica di Roma

–    “Darwin! L’Evoluzione” Musiche del Banco del Mutuo Soccorso, supervisione alla regia M° Gianni Quaranta

–   “DUE”  di David Marzi e Marta Paganelli, musiche di David Marzi

–    “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare, regia di Maurizio Annesi ‘Na Passeggiata” tratto da “Li Romani in Russia” di Elia marcelli, regia David Marzi

–     “Il professor Manganelli” ,   regia di Massimo Popolizio

–     “Shakespeare’s voices”,   regia di Kristin Linklater

–    “Emergencies”, testi da Martin Crimp, regia Massimiliano Farau e Francesco Manetti

–      “Romeo  e Giulietta” regia di Lorenzo Salveti, coreografie di Monica Vannucchi (presentato al festival dei 2 mondi di Spoleto);

–      “Il linguaggio della montagna” regia di Rita de Donato;

–      “Il viaggiatore incantato” regia di Marco Baliani

“A Coups de nez”  regia di Caludio Longhi e Francesco Manetti. Con Lino Guanciale.

  • Krisis” regia di Rita de Donato
  • “La cantatrice Calva”
  • Studio sul corpo di Lorenzo Salveti e Michele Monetta.
  • Fiore di Cactus” regia di Enzo Garinei
  • Studio su Achille Campanile, regia di Corinna lo Castro
  • Inferno, canto V” regia di Caterina Spadaro

“.Mary Poppins”, premio come miglior attore/cantante a Roma, Festival Artelier

La guerra di Martin” di Francesco Silvestri, regia di Francesco Silvestri, 1° premio festival Altomonte.

1° premio al Festival della Provincia, Roma

Il consenziente e il dissenziente” di B.Brecht. Musicista e compositore, premio speciale per le musiche in Sicilia.

“Noccioline” di Fausto Paravidino, 1° premio al festival GEF di Sanremo.

Danza

 FRANCESCO ITALIANI 

Cantante, ballerino, nato a Pescara nel 1981 da oltre 10 anni ballerino teatrale e televisivo.

Ha avuto esperienze televisive con i coreografi più famosi, Steve La Chance e Monica Mangoni, Manolo Casalino, Gino Landi, Cristina Tamborra, Roberto Croce, Celia Southern.

Ha lavorato in ‘Gangs of New York’  regia Martin Scorzese.

Per il teatro ha lavorato come ballerino e performer in:

“Sette spose per Sette fratelli” coreografie Roberto Croce, regia Massimo Romeo Piparo

David P. dance company’ Basel-New York

Il mito del cielo’ coreografie Francesca Ferrari

E’ così che girò il mondo- Sal da Vinci’ coreografie Gino Landi

Frigoriferi, una storia vera’ in qualità di performer e assistente coreografo,coreografie Francesca Zaccherini

Ben Hur Live’ danzatore e cover nel ruolo di Messala coreografie Liam Steel

Buona Serata, signor Vianello’ coreografie Alessandro Foglietta

La Divina Commedia’ coreografie Manolo Casalino

Aggiungi un posto a tavola’  coreografie e regia Gino Landi

Inaguration day’ coreografie Stefano Bontempi, regia Gino Landi

Sette spose per sette fratelli’ nel ruolo di Caleb, coreografie Elena Ronchetti

Facciamo l’amore’,  coreografie  Stefano Bontempi,  regia Gianluca Guidi

Stasera  Goggi’,  coreografie  Stefano Bontempi,  regia Gianni Brezza

Arlecchino in cerca d’autore’,  regia e coreografie  Americo Di Francesco

Pane amore e fantasia’,  regia e coreografie   Franco  Miseria

Se stasera sono qui’,  coreografie Stefano Bontempi  regia Gianni  Brezza

Acquafan/Oltremare’,  coreografie e regia  Elena Ronchetti

Vacanze Romane’ ,  coreografie Gino Landi  regia Pietro Garinei

Danza Prospettiva’, coreografie  Vittorio Biagi

È molto meglio in 2’,   coreografie  Gino Landi  regia  Pietro Garinei

Grease’,  coreografie Franco Miseria   regia Saverio Marconi

Elements’,   regia e coreografie Americo Di Francesco

Jesus Christ Superstar’, coreografie Roberto Croce, regia Massimo Romeo Piparo

Sistina Story’, coreografie Roberto Croce, regia Massimo Romeo Piparo.

Ha realizzato coreografie per ‘La scatola dei sogni’, ‘Fireworks’ in collaborazione con Primo Colonnelli,  ‘Violetta il musical’, ‘Sal Da Vinci’ concerto al teatro augusteo di Napoli, ‘Ricomincio da qui’ Gold TV

E’ stato coreografo e direttore artistico di ‘The Foolish Project’.

Le discipline

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MAC Musical Academy ha come obiettivo la formazione professionale di artisti preparati nelle discipline del canto, della recitazione, della danza, secondo il modello anglosassone di “triple threat performer”, ovvero artista a tre dimensioni.

Canto:

  • Respirazione ed esercizi di potenziamento vocale
  • Apprendimento di brani sia solistici che corali di diversa difficoltà
  • Attività collaterali di interpretazione
  • Laboratori di ritmo

Recitazione:

  • Elementi di dizione
  • Espressività vocale e mimica
  • Il movimento in scena e le posture
  • Improvvisazione
  • Studio del personaggio
  • Dialoghi e monologhi

Danza Musical:

  • Coreografie di repertorio classico musical e costruite ad hoc
  • Interpretazione

Tip tap

  •  Apprendimento tecnica e stile

Il Musical cinematografico

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Swing time, 1936

Il musical cinematografico nacque nel 1927 con il primo film sonoro prodotto dalla Warner Brothers, Il cantante di Jazz, diretto da Alan Crosland.

La pellicola inaugurò una formula sino ad allora inedita di film composto da dialoghi, accompagnamento musicale e canzoni.
In breve tempo, negli studi della Warner presero vita diversi film musicali.
Le scene di danza e di canto, abbinate ai dialoghi, contribuivano a definire la trama stessa del film; ben presto si giunse tuttavia alla quasi totale soppressione dei dialoghi recitati.
In questo periodo, molti registi si limitarono a filmare i successi degli spettacoli di Broadway per poi proporli alle principali case di produzione di Hollywood.
A partire dalla metà degli anni Trenta, le case cinematografiche hollywoodiane chiamarono a recitare ballerini di provata esperienza e star del grande schermo lanciarono un genere destinato a divenire in breve tempo il fiore all’occhiello del cinema americano.
Fu così che la coppia Fred Astaire e Ginger Rogers portò sullo schermo capolavori del genere come
• Cerco il mio amore (1934),
• Cappello a cilindro (1935)
• Voglio danzare con te (1937)
Un grande contributo al genere venne dal ballerino, coreografo e regista Gene Kelly, che in coppia con Stanley Donen diede vita a:

Singing in the rain

Singing in the rain, 1952

• Un giorno a New York (1949),

• Cantando sotto la pioggia (1952)

• È sempre bel tempo (1955).

Dall’inizio degli anni Sessanta il musical cercò di lasciarsi alle spalle i soggetti leggeri che avevano caratterizzato le
prime produzioni per evolversi verso opere di maggiore complessità tematica.
Risalgono a quest’epoca la celeberrima versione cinematografica di West Side Story (1961) e Cabaret (1972)

Nel corso della storia del musical, le musiche e i balli alla moda sono stati sovente fonte di ispirazione di alcune
produzioni di successo.
Tra queste si ricordano:
• Il delinquente del Rock & Roll (1957) con Elvis Presley
• La febbre del sabato sera (1977) con John Travolta, sulle musiche dei Bee Gees.

La storia del musical


Il genere si sviluppò negli Stati Uniti, soprattutto nei teatri di Broadway, a New York, nella prima metà del Novecento. Il musical deriva da una varietà di generi teatrali sviluppatisi nel corso del secolo precedente, come:

l’operetta

• la pantomima

• il minstrel show

• il vaudeville

• il burlesque

Il termine indica anche il genere cinematografico direttamente derivato dalla commedia musicale delle scene di Broadway e sviluppatosi nei primi decenni del XX secolo.

L’operetta

Genere di teatro musicale di carattere leggero con canto e danze inframmezzati da parti dialogate. L’operetta francese (detta anche opéra bouffe) iniziò a diffondersi nell’Ottocento in piccoli teatri come i Bouffes Parisiens, fondati da Jacques Offenbach. Tra le oltre novanta operette scritte da quest’ultimo si ricordano: • Orfeo all’inferno (1858) • La Périchole (1868). In Austria il compositore Franz von Suppé contribuì a fissare la forma e vi primeggiò, producendo opere come • La bella Galatea (1865) • Cavalleria leggera (1866) • Boccaccio (1879). Con Johann Strauss l’operetta viennese raggiunse celebrità internazionale. Un altro importante autore ungherese di operette fu Franz Lehár, autore di La vedova allegra (1905). In Italia ebbero un discreto successo le operette di • Giuseppe Pietri (Addio giovinezza, 1915; Acqua cheta, 1920) • M.P. Costa (Scugnizza, 1922) • Virgilio Ranzato (Il paese dei campanelli, 1923; Cin-Ci-là, 1925).

La pantomima

La pantomima è un’azione teatrale rappresentata da attori che si esprimono esclusivamente a gesti, accompagnati eventualmente da musiche o commenti vocali. Il termine deriva dal greco pantómimos = riproduzione imitativa di una totalità.

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Marcel Marceau

La pantomima ebbe origine probabilmente delle zone meridionali dell’Italia e fu introdotta a Roma durante l’impero di Ottaviano Augusto. Era una sorta di danza eseguita da un solista che, col volto coperto da una maschera, svolgeva tutte le parti gesticolando e danzando, accompagnato da un coro e un’orchestra di flauti, pifferi e cembali. Successivamente il termine “pantomima” assunse differenti significati: • Il moderno spettacolo di mimo della scuola francese novecentesca di Etienne Decroux, Marcel Marceau, Jean-Louis Barrault, Jacques Lecoq • La pantomima circense Dopo il 1870 la sua popolarità decadde rapidamente, e nel 1919 erano solo tre le compagnie rimaste in tutti gli Stati Uniti. Motivi economici contribuirono alla decadenza: diventava sempre più difficile, infatti, sostenere i costi di produzioni sfarzose che, allontanatesi dalla semplice forma originaria, si facevano sempre più simili al vaudeville.

Il Vaudeville

Termine con il quale sono stati designati diversi tipi di spettacoli nel corso dei secoli. Nel XV secolo, in Francia, si indicava con vaudeville una canzone conviviale originaria di Vau-de-Vire (Normandia). Il vocabolo si corruppe e si trasformò nel Settecento in voix de ville (“voce di città”). Canzoni di questo tipo venivano spesso inserite nelle commedie in prosa dei théâtres de foire (teatri da fiera), perché di facile esecuzione e note al pubblico. Nella seconda metà dell’Ottocento, il nome di “vaudeville”, designò commedie leggere e brillanti, non necessariamente ricche di brani cantati, dense di equivoci e di situazioni piccanti. Negli Stati Uniti il termine “vaudeville” venne a indicare ciò che noi chiamiamo “varietà “: uno spettacolo composto da numeri di acrobati, brani musicali e vocali eseguiti da orchestrine familiari, esibizioni di comici, giocolieri, maghi, animali ammaestrati.

Il burlesque

Il burlesque è un genere teatrale satirico, fiorito in Inghilterra nel XVII e XVIII secolo, che parodiava particolari testi, attori o generi drammatici. Negli Stati Uniti, a metà del XIX secolo, il termine “burlesque” designava uno spettacolo di varietà allestito con acrobati, comici e ballerine in costumi succinti. Durante gli anni Venti e Trenta, lo spettacolo di spogliarello divenne un elemento fisso nel burlesque statunitense. L’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione (come il cinema o la radio) o di generi (come il musical) determinò il lento ma inesorabile declino di questo tipo di spettacolo.

Le origini del Musical

Verso la fine dell’Ottocento, negli Stati Uniti le operette viennesi, inglesi e francesi godevano di una grande popolarità presso il pubblico delle città della costa orientale. Ricca era anche la produzione di riviste, rappresentazioni dalla trama molto esile, costituite da una successione di canzoni, danze e scenette comiche. Una compagnia newyorkese iniziò a inserire nelle sue riviste un filo conduttore che collegava i vari numeri. L’innovazione ebbe successo e diede l’avvio ai musical. George M. Cohan, produttore, autore, attore e compositore andò in scena nel 1901 con il suo primo musical. Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale, diversi giovani autori europei di operette emigrarono negli Stati Uniti. Le produzioni di questi musicisti riscuoteranno un grande successo di pubblico grazie anche alle loro caratteristiche: • musica semplice • libretto elementare • canzoni orecchiabili Essi inaugurarono inoltre una consuetudine che avrebbe fatto scuola all’interno del genere, con dialoghi (il “book”) e testi delle canzoni (le “lyrics”) scritti da due diversi autori.

Il Musical moderno

Nel 1914 il compositore Jerome Kern iniziò a produrre una serie di spettacoli che, a differenza dell’operetta, la cui vicenda spesso si svolgeva in un mondo immaginario, avevano un’ambientazione realistica e s’ispiravano a vicende contemporanee. • Gradualmente anche le canzoni si fecero più sofisticate e venne aggiunta una musica a fare da sfondo ai dialoghi e all’azione. • I compositori introdussero inoltre nuovi elementi provenienti dal jazz e dal blues, mentre i cantanti iniziarono a prestare maggiore attenzione alla tecnica di scena. Nel 1932, Of Thee I Sing fu il primo musical a ottenere un premio Pulitzer per il teatro. Nell’opera gli autori, i fratelli Ira e George Gershwin, mettevano in scena un’intelligente satira della situazione politica contemporanea. Quando il genere s’impose, il pubblico iniziò a pretendere con sempre maggiore frequenza innovazioni al suo interno, aspettative che non vennero certo disattese, grazie alla fantasia e all’intelligenza degli autori. Negli anni Cinquanta giunsero alla celebrità diversi compositori di musical, tra cui Leonard Bernstein, che scrisse la musica per West Side Story (1957). Adattamento moderno dello shakespeariano Romeo e Giulietta, questo musical fortemente orchestrato e ampiamente centrato sulla danza esercitò un’influenza decisiva sul genere e ottenne un enorme successo anche nella successiva versione cinematografica. Nel 1968 esordì a Broadway Hair, il musical che lanciò un nuovo genere di rappresentazione: l’opera-rock. Hair riscosse un enorme successo grazie all’esuberanza compositiva, all’ingegnosità teatrale e all’accento posto sulla musica rock. Questi elementi di grande impatto vennero in seguito ripresi per musical come Godspell e Jesus Christ Superstar (entrambi del 1971). La musica di quest’ultimo era del compositore inglese Andrew Lloyd Webber, che in seguito avrebbe scritto due celebri musical: • Evita, sulla vita di Eva Perón (1978) • Cats, basato su poesie di T.S. Eliot. (1981) Anche oggi Il musical continua a incontrare il gusto del pubblico. Le riedizioni di opere ormai divenute veri e propri classici, così come le nuove produzioni, sono molto apprezzate. Tra i successi più recenti si ricordano: • Sunset Boulevard (1993), ispirato all’omonimo film di Billy Wilder; • Notre-Dame de Paris (1998), opera musicale tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo e scritta da Riccardo Cocciante e Luc Plamondon; • Mamma mia (1999), basato sulle canzoni più celebri del gruppo pop svedese degli Abba.

Il Musical in Italia 

A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, il musical ha incominciato a diffondersi nei teatri italiani grazie al lavoro di Garinei e Giovannini. Autori prolifici e instancabili, i due hanno scritto e messo in scena una serie di commedie musicali di grande successo. Tra i loro musical più riusciti ricordiamo: • Un paio d’ali (1957), con Renato Rascel e Giovanna Ralli • Un mandarino per Teo (1960), con Walter Chiari e Sandra Mondaini • Rinaldo in campo (1961), con Domenico Modugno Negli ultimi anni si può parlare di un vero e proprio boom del musical in Italia. Ne è principale artefice il regista Saverio Marconi, che con la Compagnia della Rancia e il gruppo Musical Italia ha allestito le riedizioni di numerosi musical di successo. Fonte: http://www.oradimusica.it/sitopub/terza/musical/musical.pdf